Le domande del consumatore

  • Come riconoscere un’olio di qualità?
    Nella scelta di un olio di qualità occorre preferire la denominazione commerciale “olio extravergine di oliva” rispetto a “olio vergine di oliva” o “olio di oliva”.
    Sono inoltre da preferire confezioni di vetro scuro ed eventuali denominazioni DOP ed IGP che garantiscono la provenienza delle olive e le caratteristiche chimico-organolettiche dell’olio.
  • Quanto deve costare un olio di qualità?
    Il prezzo non è un indice della qualità del prodotto.
    Esso dipende dai costi di produzione e dalle strategie commerciali.
    I costi che più incidono sono quelli della raccolta delle olive.
    Nelle Marche la raccolta a mano delle olive incide per circa 5/6 euro sul costo di produzione di un chilo d’olio.
    Ad esso va aggiunto il costo per le altre pratiche agronomiche (potatura, gestione del terreno, ecc), per l’estrazione dell’olio, i costi di imbottigliamento e commercializzazione ed il giusto guadagno del produttore.
  • Di quale colore deve essere un olio di qualità?
    Il colore dell’olio non è un indice di qualità!
    A secondo del prevalere dei diversi pigmenti naturali (clorofille, carotenoidi, ecc) gli oli si possono presentare tendenzialmente verdi o gialli.
  • Olio filtrato o non filtrato?
    L’olio appena estratto si presenta torbido per la presenza di sospensioni naturali, di per sé non negative per le caratteristiche qualitative dell’olio.
    Con il trascorrere dei mesi le particelle precipitano creando un deposito che deve essere eliminato.
    Pertanto è preferibile filtrare l’olio se deve essere imbottigliato e conservato per lunghi periodi.
    Altrimenti si può evitare tale operazione, che comporta comunque il negativo contatto dell’olio con l’aria, avendo cura di travasare l’olio all’inizio della primavera per allontanare il deposito.
  • Quanto si mantiene un olio?
    Un olio conservato nelle migliori condizioni e con una buona dotazione iniziale di sostanze antiossidanti può essere consumato entro 16-18 mesi.
    Nel corso della sua conservazione l’olio tende a passare dal verde al giallo ed a diminuire le caratteristiche di amaro e piccante.
  • Quali sono i contenitori migliori per l’olio?
    I contenitori da preferire sono quelli in acciaio inossidabile ed in vetro, che deve essere di colore scuro per evitare che la luce alteri le caratteristiche dell’olio.
  • Come deve essere conservato un olio?
    L’olio va conservato in contenitori sigillati per evitare che, al contatto con l’aria, irrancidisca.
    Per tale motivo sono da preferire piccoli contenitori che si svuotano rapidamente.
    La temperatura ottimale di conservazione è 14-16 °C.
    Assolutamente da evitare contenitori non asciutti o lavati con aceto.
  • Si può usare per la frittura?
    L’olio di oliva, che ha un grado intermedio di insaturazione ed un’elevatissima dotazione di sostanze antiossidanti (polifenoli, tocoferoli, ecc), è uno dei grassi più stabili alla termo-ossidazione e quindi da preferire nella frittura agli oli di semi ed a quelli animali.

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